PRIMO TESTO: da Ludwig Feuerbach, L'essenza del cristianesimo, Ed. Feltrinelli, Milano 2010 (terza edizione), pag. 55:
"Nella religione l'uomo opera una frattura nel proprio essere, scinde sè da sè stesso ponendo di fronte a sè Dio come un essere antitetico. Nulla è Dio di ciò che è l'uomo, nulla è l'uomo di ciò che è Dio. Dio è l'essere infinito, l'uomo l'essere finito; Dio perfetto, l'uomo imperfetto; Dio eterno, l'uomo perituro; Dio onnipotente, l'uomo impotente; Dio santo, l'uomo peccatore. Dio e l'uomo sono due estremi: Dio il polo positivo, assomma in sè tutto ciò che è reale, l'uomo il polo negativo, tutto ciò che è nullo."
SECONDO TESTO: dalle Lezioni sull'essenza della religione tenute da Ludwig Feuerbach a Heidelberg nel 1848-1849:
"Lo scopo dei miei scritti, come pure delle mie lezioni, è questo: trasformare gli uomini da teologi in antropologi, da teofili in filantropi, da candidati dell'aldilà in studenti dell'aldiquà, da camerieri religiosi e politici della monarchia e aristocrazia celeste e terrestre in autocoscienti cittadini della terra."
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