venerdì 2 marzo 2012

PRIME LICEO - Un confronto tra il Taoismo e il pensiero di Eraclito di Efeso

- Dal Tao te ching [Il Libro della Via e della Virtù], cap. I (Ed. Adelphi, Milano  2010, X ed., pag. 27):

     "La Via veramente Via non è una via costante. [...]
      ...è grazie al costante alternarsi del Non-essere e dell'Essere che si vedranno dell'uno
     il prodigio, dell'altro i confini."

Secondo il testo fondamentale del Taoismo (VI sec. a.C.), dunque, la Via (Tao) è la perpetua mutevolezza stessa. L'Essere e il Non-Essere, la vita e la morte si alternano costantemente.

- Da Eraclito di Efeso, Frammento 11:

   "Ciò che si oppone converge,
     e dai discordanti bellissima armonia"

Per Eraclito di Efeso (vissuto tra il VI e il V sec. a.C.) lo scorrere perpetuo delle cose e il divenire universale si rivelano come armonia dei contrari. Questa "armonia" e "unità degli opposti" è "il principio" (l'archè) [in questo senso possiamo qui riconoscere una sorprendente somiglianza tra il concetto di archè nei Presocratici e quello di Tao nel Taoismo!!!].
La legge segreta del mondo risiede nella stretta connessione dei contrari che, in quanto opposti, lottano tra loro, ma nello stesso tempo non possono stare l'uno senza l'altro [proprio come nell'opposizione-armonia tra Yin e Yang!!!].

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